Esulando dal caso specifico, è un discorso che alla fin fine verte tutto sul presunto "diritto di esclusiva" di un sito.
Ne discussi a suo tempo anche con Bubusan perché questa cosa esiste anche per EdicolaC64 e mentre lui vorrebbe vantare un "diritto di esclusiva" su ciò che è presente (sicuramente in buona fede o per proteggere parte dei dump) io voglio che i miei dump circolassero il più possibile, quindi non certo solo su EdicolaC64, ma chiunque può riutilizzarli e ripubblicarli, basta che non faccia pagare.
Io credo, onestamente, che lo scopo di siti come questo debba essere la preservazione. Se corna facendo siti come Ready64 o EdicolaC64 un giorno dovessero chiudere, per via di questo "diritto di esclusiva" il materiale pubblicato potrebbe andare perduto per sempre, o comunque essere difficile da recuperare perché seguendo il ragionamento bisognerebbe ri-rivolgersi ai singoli dumper, che potrebbero essere non sempre facilmente reperibili.
Lo sapete, il mio pensiero sui miei dump è rilasciarli a blocchi e con licenze tali da permetterne la piena ridistribuzione da parte di chiunque (qualcuno di voi saprà che il primo blocco, di qualche anno fa, l'ho mandato addirittura tramite gmail).
Pensiamo a cosa è successo con la chiusura di XP64. Se XP64 avesse imposto un sistema di questo tipo, EdicolaC64 avrebbe mai potuto aprire? E al di là di questo, sarebbe stato giusto che venisse imposto questo sistema? Cosa sarebbe Gamebase64 se non ci fossero stati gli FTP di Funet e di Arnold?
Non vi dico la discussione che ebbi a suo tempo (dal vivo peraltro) con BlackHawk, che era l'"artefice" delle schermate dei dump MODIFICATI di XP64 (per me le uniche modifiche accettabili sono le ripuliture di tapclean o i fix per giochi non funzionanti, non certo l'aggiunta di schermate arbitrarie e difatti Bubusan è d'accordo visto che si è cercato di rifare tutti i dump che avessero la schermata di XP64, credo che oggi ce ne siano ancora non più di una decina, correggetemi se sbaglio), e di come questo sistema di modifica provocò da parte mia il rinunciare ad entrare a pieno titolo nello staff di XP64 limitandomi a collaborare da esterno (in quel periodo solo con le Computer Set).
Se lo scopo di questi siti è la preservazione, l'esperienza mi insegna che l'unico modo per preservare davvero è quello di distribuire a più gente e più siti possibile. Senza pensare ai casi peggiori (incendi, allagamenti, furti o peggio ancora sequestri), un hard disk può benissimo rompersi per cause naturali, un CD o DVD diventare illeggibile, una pendrive o una scheda SD smettere di funzionare, per non parlare delle nostre amate cassette che si possono smagnetizzare o comunque rovinare. Nessun supporto è eterno, ma se abbiamo distribuito tanto il nostro lavoro, avremo possibilità maggiori di poterlo recuperare. In questo modo avremo reso eterno il nostro lavoro fintanto che ci sarà gente che continuerà a condividerlo.
Motivo per cui, personalmente, non mi vanno giù né le critiche di Ready64 (che peraltro sono infondate, come abbiamo detto) né gli atteggiamenti di chi se la prende per le raccolte di dump su Megaupload (che siano di EdicolaC64 o di altri siti) o per il loro inserimento in raccolte "ufficiali" come il TOSEC. Io stesso distribuisco i miei dump con un archivione caricato sul mio spazio su altervista e tramite megaupload (lo farei con un sito mio ma non avrei mai il tempo di mettermici) ma non ho mai vietato (e mai vieterò) a Bubusan di distribuirli su EdicolaC64. Anzi, come ho già detto più volte tra Usenet e Facebook, per me sarebbe bello esistesse un portale per tutti i computer, o perlomeno per gli 8 bit. Per Commodore esiste questo sito e per Spectrum esiste
Lo ZX Spectrum in Italia, mentre per MSX ci sarebbe un sito (
questo) che però ad ora non ha i dump scaricabili (e non ho mai capito perché).
Però l'idea di un portale non vuol dire escludere i singoli siti. Al contrario. La proliferazione del materiale dev'essere vista come un "dumpate e moltiplicatevi". Più fonti per un file, meglio è. Vale per i dump ma vale anche per le riviste, i giornali, i vecchi dischi in vinile, i vecchi film (magari in 8 millimetri), e qualunque cosa non si possa conservare inalterata nel tempo. La digitalizzazione dei supporti analogici li può salvare, ma perché sia efficace è necessario distribuire il più possibile i supporti digitali. La lotta IMHO va fatta a chi vuole usare il lavoro degli altri a scopo di lucro, non a chi vuole ridistribuire gratuitamente (con qualunque mezzo o protocollo) e contribuire quindi, direttamente o indirettamente, alla preservazione.
Scusa se mi sono prolungato, la verità è che l'argomento preservazione mi sta particolarmente a cuore, forse (e non lo dico con falsa modestia) più di tanti altri all'interno della "scena" italiana. Che si tratti di riviste, di originali o di cassette e floppy da edicola.